Ci siamo quasi, tra poche ore dovrebbe iniziare il silenzio elettorale, lo spartiacque tra campagna elettorale e voto con count-down finale per il vincitore. Inutile dire che qua, noi volontari, siamo solo passivi osservatori dello spettacolo ma non meno dei cittadini greci ci siamo sentiti meno coinvolti.
Quella che sta passando è una settimana di fuoco, abbastanza stressante ( per una moltotudine di motivi) ma anche anche molto appassionante, dove non è mancata la sorpresa finale. Ma andiamo con ordine.
Volenti o nolenti, ed essendo anche un minimo interessati, il mese scorso abbiamo assistito al consumarsi della tragedia (greca) all'interno del Parlamento data l'impossibilità di eleggere il nuovo Presidente della Repubblica e all'annuncio di nuove ed imminenti elezioni. Un pò perchè in ufficio si sono svegliati tardi ed un pò perchè nelle prime settimane di Gennaio noi tutti avevamo altro da fare, la questione delle elezioni è passata un pò in sordina. In effetti, vivendo in collina, non avendo la televisione e avendo ancora profonde difficoltà di comprensione della lingua parlata eravamo proprio fuori dall'agone elettorale. Almeno fino a venerdì scorso. Dopo l'ennesimo meeting del venerdì il nostro boss, fautore del refrain ' oxi politics' (no politics) come tematica dei nostri incarichi, questo giro fa un'inversione di rotta e ci chiede se ci piacerebbe fare qualcosa per incentivare i giovani ad avvicinarsi all'impegno elettorale.
E' una richiesta insolita abiuati come siamo a svolgere attività prevalentemente indoor. Sono molto contenta di questa iniziativa perchè era da un pò di tempo che, insieme anche ad altri volontari, avevamo espresso la necessità di svolgere anche attività più coinvolgenti e, se i politici con i loro discorsi sono noiosi, sono incuriosita dalla possibilità di ascoltare l'opinione della gente.
Dopo aver costituito il gruppo operativo ci mettiamo in azione e prepariamo le domande, scatoloni e bilgliettini con scritto GO VOTE. L'obiettivo sarà quello di andare nei luoghi centrali della città con tre scatole con su scritte alcune domande del tipo: 'sei stanco che gli altri decidano per te?' oppure 'vuoi un cambiamento?' ed invitare i giovani ed i comuni passanti a rispondere a queste domande prendendo il foglietto GO VOTE arrotolato all'interno delle scatole.
Il secondo step è proprio quello di andare in strada, per la precisione: all'Università, a Kamara ed in Piazza Arisototelous, 3 centri gravitazionali (e molto diversi tra loro) della città. All'Università incontriamo qualche difficoltà ad approcciare i ragazzi e non solo per via del periodo esami che rende le facce abbastanza preoccupate ma anche per via della lingua. Agitando la scatola come un banditore del Mercante in Fiera posso solamente bofonchiare: περνεις περνεις (prendi prendi) incontrando i volti a volte incuriositi a volte scettici degli studenti. La maggior parte non capisce subito di cosa si tratta e ti chiede 'cos'è?' oppure ' che cosa devo farci?' e tu hai un bel dire a spiegargli che no, non siamo di nessun partito e vogliamo solo incentivare la partecipazione al voto tra i giovani. Come primo giorno tutto sommato va bene, a parte il fatto che alla mensa universitaria (che qua è gratis) ci sgamano subito e non ci fanno entrare.
Il secondo giorno andiamo a Kamara e in Piazza Aristotelous. A Kamara incontriamo molti giovani che stanno andando all'Università, molti si rivelano disponibili e simpatici e accettano anche di prendere parte ai video che stiamo girando, le persone più grandi e, soprattutto gli anziani, rimangono invece a distanza.
Arriviamo dunque in piazza Aristotelous punto di ritrovo per tutti gli 'Umarels' ( per i non bolognesofoni i classici vecchi curiosoni) tessalonicesi. Con loro è difficile, il nostro greco è troppo traballante e cadiamo in un doppio errore: nel presentarci tiriamo in ballo i programmi europei e Turchia. Il danno è fatto ed uno di questi, sdentato e con bastone, s'incazza di brutto iniziando ad inveire e a sputacchiare in ogni dove. Comunque, prima di ritirarci, abbiamo rilasciato una piccola intervista ad una giornalista che ci fa anche un paio di foto. Nel pomeriggio, arrivati a casa, ci telefonano dal nostro ufficio e ci comunicano che il telefono è impazzito, tutti ci cercano e tutti ci vogliono: giornali, radio e televisione. Dobbiamo ritornare a Kamara anche il giorno successivo (cioè oggi) perchè una televisione ci vuole intervistare 'in azione'. Finiamo quindi alla velocità della luce i video con il materiale girato e che dobbiamo consegnare alla televisione.
L'indomani (sempre oggi) siamo di nuovo in piazza all' alba, ossia alle 10 di mattina. i nuovo scatoloni in mano e via a fermar passanti. La giornalista del canale skai (l'ho visto scritto così) ci intervista in diretta per il telegiornale e qualche ora dopo un'altra giornalista viene chiedendo a noi volontari italiani cosa dicono e pensano in Italia della crisi economica greca e di Syriza. E' strano ritrovarsi 'dall'altra parte' dopo essere stati per quattro mesi a farle le interviste, però è anche divertente. Per fortuna poi questo tourbillon finisce e andiamo tutti in ufficio che c'è la paghetta da ritirare. E' stata una settimana super intensa e diversa (finalmente?) per alcuni aspetti.
Adesso possiamo tornare al nostro ruolo di spettatori osservanti ed aspettare l'esito delle votazioni, domenica oramai è arrivata.
Qui il video
E qui articoli (in greco):
http://news.in.gr/greece/article/?aid=1231379562#.VMEtwfK5QRc.facebook
http://www.nooz.gr/greece/xeiroteri-ap-oti-einai-parousiazoun-ta-ksena-mme-tin-katastasi
E' una richiesta insolita abiuati come siamo a svolgere attività prevalentemente indoor. Sono molto contenta di questa iniziativa perchè era da un pò di tempo che, insieme anche ad altri volontari, avevamo espresso la necessità di svolgere anche attività più coinvolgenti e, se i politici con i loro discorsi sono noiosi, sono incuriosita dalla possibilità di ascoltare l'opinione della gente.
Dopo aver costituito il gruppo operativo ci mettiamo in azione e prepariamo le domande, scatoloni e bilgliettini con scritto GO VOTE. L'obiettivo sarà quello di andare nei luoghi centrali della città con tre scatole con su scritte alcune domande del tipo: 'sei stanco che gli altri decidano per te?' oppure 'vuoi un cambiamento?' ed invitare i giovani ed i comuni passanti a rispondere a queste domande prendendo il foglietto GO VOTE arrotolato all'interno delle scatole.
Il secondo step è proprio quello di andare in strada, per la precisione: all'Università, a Kamara ed in Piazza Arisototelous, 3 centri gravitazionali (e molto diversi tra loro) della città. All'Università incontriamo qualche difficoltà ad approcciare i ragazzi e non solo per via del periodo esami che rende le facce abbastanza preoccupate ma anche per via della lingua. Agitando la scatola come un banditore del Mercante in Fiera posso solamente bofonchiare: περνεις περνεις (prendi prendi) incontrando i volti a volte incuriositi a volte scettici degli studenti. La maggior parte non capisce subito di cosa si tratta e ti chiede 'cos'è?' oppure ' che cosa devo farci?' e tu hai un bel dire a spiegargli che no, non siamo di nessun partito e vogliamo solo incentivare la partecipazione al voto tra i giovani. Come primo giorno tutto sommato va bene, a parte il fatto che alla mensa universitaria (che qua è gratis) ci sgamano subito e non ci fanno entrare.
Il secondo giorno andiamo a Kamara e in Piazza Aristotelous. A Kamara incontriamo molti giovani che stanno andando all'Università, molti si rivelano disponibili e simpatici e accettano anche di prendere parte ai video che stiamo girando, le persone più grandi e, soprattutto gli anziani, rimangono invece a distanza.
Arriviamo dunque in piazza Aristotelous punto di ritrovo per tutti gli 'Umarels' ( per i non bolognesofoni i classici vecchi curiosoni) tessalonicesi. Con loro è difficile, il nostro greco è troppo traballante e cadiamo in un doppio errore: nel presentarci tiriamo in ballo i programmi europei e Turchia. Il danno è fatto ed uno di questi, sdentato e con bastone, s'incazza di brutto iniziando ad inveire e a sputacchiare in ogni dove. Comunque, prima di ritirarci, abbiamo rilasciato una piccola intervista ad una giornalista che ci fa anche un paio di foto. Nel pomeriggio, arrivati a casa, ci telefonano dal nostro ufficio e ci comunicano che il telefono è impazzito, tutti ci cercano e tutti ci vogliono: giornali, radio e televisione. Dobbiamo ritornare a Kamara anche il giorno successivo (cioè oggi) perchè una televisione ci vuole intervistare 'in azione'. Finiamo quindi alla velocità della luce i video con il materiale girato e che dobbiamo consegnare alla televisione.
L'indomani (sempre oggi) siamo di nuovo in piazza all' alba, ossia alle 10 di mattina. i nuovo scatoloni in mano e via a fermar passanti. La giornalista del canale skai (l'ho visto scritto così) ci intervista in diretta per il telegiornale e qualche ora dopo un'altra giornalista viene chiedendo a noi volontari italiani cosa dicono e pensano in Italia della crisi economica greca e di Syriza. E' strano ritrovarsi 'dall'altra parte' dopo essere stati per quattro mesi a farle le interviste, però è anche divertente. Per fortuna poi questo tourbillon finisce e andiamo tutti in ufficio che c'è la paghetta da ritirare. E' stata una settimana super intensa e diversa (finalmente?) per alcuni aspetti.
Adesso possiamo tornare al nostro ruolo di spettatori osservanti ed aspettare l'esito delle votazioni, domenica oramai è arrivata.
Qui il video
E qui articoli (in greco):
http://news.in.gr/greece/article/?aid=1231379562#.VMEtwfK5QRc.facebook
http://www.nooz.gr/greece/xeiroteri-ap-oti-einai-parousiazoun-ta-ksena-mme-tin-katastasi
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