Quante volte ho aperto questa pagina , così bianca, così nuova in questa settimana. Sicuramente 5 o 6 ed ogni volta dopo aver scritto poche righe chiudevo tutto e buonanotte. Se state leggendo queste righe forse vuol dire che ho finalmente vinto questa insicurezza grafica ed i virus che da settimane appestano questo computer.
Sono tornata sul blog perchè mi sono accorta che da quasi un mese non stavo scrivendo niente, un mese silente. E invece no, solamente che (parafrasando la frase di Tenco: quando sono allegro esco) quando vivo non scrivo. E Marzo, il mese pazzo, per eccellenza, è stato un mese abbondante di tutto: di cose da fare, di sentimenti, di confusione. A tratti un mese bulimico che mi ha lasciato un pò così mache mi ha permesso di scoprire alcune cose interessanti.
Sono tornata sul blog perchè mi sono accorta che da quasi un mese non stavo scrivendo niente, un mese silente. E invece no, solamente che (parafrasando la frase di Tenco: quando sono allegro esco) quando vivo non scrivo. E Marzo, il mese pazzo, per eccellenza, è stato un mese abbondante di tutto: di cose da fare, di sentimenti, di confusione. A tratti un mese bulimico che mi ha lasciato un pò così mache mi ha permesso di scoprire alcune cose interessanti.
La prima cosa che ho scoperto è che la frase 'settore della comunicazione' non mi affascina più come prima di questa esperienza. Ebbene un anno fa, quando ancora vivevo l'onda lunga della mia inchiesta marsigliese, avevo iniziato a pensare il mio futuro nel mondo della comunicazione (?) cercando prima un'esperienza a titolo gratuito in una radio poi ad un tirocinio in una ong nel settore comunicazione. Ebbene in questo mese ho capito che a me non piace passare le mie giornate dietro ad un computer ed a relazionarmi con questa macchina prediletta del XXI secolo. Ho scoperto che , se incanalata in una direzione, mi piace molto di più interagire con le persone. Questo perchè a Marzo durante la settimana antirazzista del 21 Marzo io e il mio collega volontario Tommaso abbiamo 'gestito' una specie di training sul razzismo in una classe d'italiano all'interno di una scuola di lingue. E' stata una bella esperienza che mi ha permesso di scoprire un'altra cosa che mi potrebbe piacere fare nella vita.
La seconda cosa che ho scoperto è che, come forse avevo sottolineato nelle Impressioni di Gennaio, a volte mi mancano le abitudini, la routine della mia vita italiana. Quella stessa routine che quando metto piede in Italia mi piace odiare ed ergere a mio nemico e scusante per non avere il coraggio di cambiare. Ecco quella routinenon mi manca affatto, perchè mi sono accorta di ricrearla anche qui ogni volta che mi chiudo in me stessa, perchè mi annoio, perchè sono frustrata, per altre ragioni. Purtroppo alcuni lati del proprio carattere sono inamovibili e si può solo imparare a gestirli. La regola generale dovrebbe comunque essere quella di acquisire un pò più di menefreghismo e di abbandonare quella compiacenza narcisistica che porta a non deludere nessuno se non se stessi. O chiamiamolo anche sano egoismo.
La seconda cosa che ho scoperto è che, come forse avevo sottolineato nelle Impressioni di Gennaio, a volte mi mancano le abitudini, la routine della mia vita italiana. Quella stessa routine che quando metto piede in Italia mi piace odiare ed ergere a mio nemico e scusante per non avere il coraggio di cambiare. Ecco quella routinenon mi manca affatto, perchè mi sono accorta di ricrearla anche qui ogni volta che mi chiudo in me stessa, perchè mi annoio, perchè sono frustrata, per altre ragioni. Purtroppo alcuni lati del proprio carattere sono inamovibili e si può solo imparare a gestirli. La regola generale dovrebbe comunque essere quella di acquisire un pò più di menefreghismo e di abbandonare quella compiacenza narcisistica che porta a non deludere nessuno se non se stessi. O chiamiamolo anche sano egoismo.
La terza cosa che ho (ri)scoperto è che c'è un tempo per ogni cosa: per essere felici ( e bisogna goderselo), per essere scazzati ( e semplicemente accettarlo), per guidare in Grecia ( ed anche con un inaspettato gusto) e per visitare un museo che, come tutti i musei europei, di lunedì è chiuso e tu ci vai proprio quel giorno lì con tuo padre che ti è venuto a trovare dall'Italia.
Potrei dire che questo mese può essere sintetizzato in questa bellissima citazione di Pavese:
"Uno si stanca e cerca di mettere radici, di farsi terra e paese, perchè la sua carne valga e duri qualcosa di più che un comune giro di stagione".
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maschere teatrali nel museo archeologico di Pella |
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