lunedì 1 giugno 2015

Gita fuoriporta (Xanthi e molto altro)

Qua a Salonicco, e nella Grecia tutta, oggi si celebra il giorno dell'Immacolata concezione è festa e chi può o vuole se ne va al mare, visto che nonsotante le nuvole la temperatura è dolce. Eppure io sono a casa, così sul divano a scrivere, di ritorno da un weekend ricco di cose fatte e viste.
Protagonista , ancora una volta, è la mitica Malakas family, la mia famiglia tessalonicese con cui si è organizzata sabato una mitica grigliata sul tetto di casa .Dovete sapere che , per noi carnivori, qua le grigliate sono un appuntamento immancabile un pò perchè è nello spirito greco di celebrare qualcosa con una sana arrostita e poi perchè avendo tra noi molti vegetariani ( e un vegano) si può mangiare finalmente la carne in un modo decente e non cotta nelle padelline sfigate. E quindi ecco dove abbiamo fatto la grigliata. 

la vista dal nostro tetto!
Dall'alto dei tetti sembra che finalmente Salonicco sia nostra/mia, lo spettacolo è incredibile di tutti questi tetti che uno vicino all altro sembra di essere quasi in Marocco o in una città del Mediterraneo profondo e caldissimo. 
Affacciata alla balconata del terrazzo, guardando l'azzurro del mare penso che sono 8 mesi (con vari intervalli) che sto qui consapevoli che anche dall'altra parte del mare c'è gente che mi vuole bene e che auspica il mio ritorno. Io, a dispetto tutto, qua ci lascerò un pezzo di cuore. A questo pensavo mentre guardavo chi grigliava carne e verdure, chi giocava a tavli, chi apriva una birra chi chiacchierava e chi si sbracava bellamente sui nostri mitici materassini. 
Avendo mancato la prima grigliata (percfhè ero a Volos) avevo proprio voglia di far parte del capitolo secondo e l'occasione è arrivata per celebrare la partenza di Tommy che ritornerà a breve in Italia per iniziare una nuova entusiasmante avventura. E quindi, mentre il sole calava dietro al torrione di Kastra illumninado la città di un rosso magico,  ridendo e scerzando, mangiando kili di carne da avere un colossale mal di pancia, e un buonissimo tiramisu alle fragole (preparato con amore da Christian e me) abbiamo iniziato a salutare questo gruppo che a mano a mano si sfoltisce per permettere a ciascuno di tornare alla sua normalità(qualsiasi essa sarà). 

geia mas
Non finiosce mica qui tuttavia. Domenica l'utlima grande gita di gruppo a Xanthi, Tracia.
Il nostro gruppo di greco, ossia me Tommy, Christian , Kristina e Kevin è stato inviatato dalla nostra insegnante di greco a partecipare ad un'escursione organizzata dalla scuola elementare dove facciamo lezione (si scuola elementare, avete letto bene). Oltre al fatto di non spendere nulla, la prospettiva di visitare questa città della Tracia mi allettava molto. La Tracia è la regione 'meno greca' della Grecia, dove ancora oggi si può notare l'eredità culturale meticcia in quanto terra di confine con la Bulgaria e con la Turchia. 
La sveglia alle 7 è stato un trauma un pò per tutti eppure ci si alza, alcuni partono direttamente a piedi mentre con  Aurora, Elisa Kristina decidiamo di prendere l'autobus per arrivare alla scuola, ovviamente lo perdiamo e ci tocca scarpinare per arrivare, ovviamente in ritardo, al meeting point.Si parte dunque.
Dopo quasi tre ore ci ferimamo poco prima di Xanthi per una brevissima camminata sul fiume Nestos. Il sentiero è molto facile e breve, sovrastante la ferrovia che collega la Grecia con la Bulgaria (infatti vediamo anche un treno passare). Lo spettacolo naturale è molto bello ma abbiamo solo il tempo per qualche foto ed uno spuntino perchè dobbiamo tornare indietro. 

photo credits by Tommy/Tessalonicese per caso. Il fiume Nestos
Arriviamo a Xanthi all'ora di pranzo e con lo stomaco che ulula, iniziamo ad incamminarci con la piccola mappa dataci dalla nostra insegnante e in breve ci ritroviamo nel centro storico. Oltre alle 'solite' case alla turca con il primo piano a balcone e le caratteristiche viuzze, quello che distingue la città è l'atmosfera che si respira. Con una grande e vecchia moschea la cui mezzaluna si erge dai tetti della città vecchia si capisce che la componente musulmana della popolazione qui è , finalmente, visibile. Si incontrano molte donne, giovani e non, con il velo e addirittura un nostro collega volontario chiede informazioni ad un autoctono in turco.
Una minoranza etnica di queste parti sono infatti i pomacchi, un'etnia di religione musulmana che si trova prevalentemente in Bulgaria. Arrivata alla piazza principale della città vecchia ci dividiamo, Tommy e Mustafa in esplorazione del vecchio centro storico e noi alla ricerca di cibo che, dopo un pò di peregrinazione, troviamo. Prima di rientrare verso l'autobus abbiamo il tempo di: mangiare un Cucciolone (si quello dell'Algida con i fumetti in italiano!), fare qualche esercizio nel parco pubblico e un pò di foto di gruppo.
L'ultima tappa della giornata sulla via del ritorno è Philippi, sito archeologicodella città di Filippi che vanta un bell'anfiteatro.
photo credits by Tommy/Tessalonicese per caso. L'anfiteatro di Filippi.

Questa città ha conosciuto il proprio apice sotto il periodo ellenistico in quanto fiorente centro commerciale sitato proprio sulla via Egnatia,vera arteria di comunicazione e trasporti della Grecia antica, prima che l'arrivo del Cristianesimo e di diversi terremoti ne decretassero la fine. Contrariamente al sito di Pella, qui si respira un aria più autentica e la piazza principale con i suoi lastroni neri incute un certo fascino. Il pezzo forte sono però i resti della basilica bizantina che, con la luce del tramonto, acquisiscono un colore spettacolare. 

photo by credits Tommy/Tessalonicese per caso. Il sito archeologico di Filippi.

La nostra ora d'aria è finita è tempo di ritornare sul bus in direzione Salonicco dove ci addormentiamo cullati dal fresco dell'air conditioning e dal sole rossissimo che si siede sulle montagne. Quando arrivaimo a casa prepariamo una cena a base di minestra (il brodino d'ospedale), i resti della grigliata e un pò di riso.
Questo week volge al termine e con lui anche i miei 8 mesi qui in terra greca, nel giro di qualche settimana il mio progetto finirà e tornerò anche io a casa (oramai una delle tante), ma portero con me i bei momenti passati con i malakes mou!

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